Ieri pomeriggio, 28 giugno 2023, nella sala Palazzo Montereale Mantica a Pordenone, a introdurre il Premio Renza Zanon 2023, con tema “Qualità e continuità del rapporto di cura in oncologia”, promosso dall’Associazione Volontari e Amici di Prendersi Cura, era presente l’orchestra giovanile “Musica per Tutti”, diretta dalla prof. Antonella Colangelo.
Quattro momenti musicali, che si sono inseriti come un continuum rispetto alle attività che Renza Zanon promuoveva con determinata discrezione, sia dando voce ai giovani, sia dando modo a chi viveva la sofferenza di un decorso di malattia, con momenti di levità e consolazione, come tra le varie la promozione dei cori natalizi della Lozer in ospedale in anni passati.
L’orchestra giovanile di allieve e allievi ha regalato un momento di bellezza ai presenti con un cammeo di apertura che la professoressa ha diretto al piano, mentre 6 violinisti e una viola solista hanno eseguito Gam Gam, nota canzone simbolo della Giornata della Memoria.
A seguire, dopo l’accorata presentazione della moderatrice per ricordare la bellezza e levità di Renza Zanon, il brano Le filatrici con intro da solista alla viola di Micol per continuare con i violini nell’energica filatura.
Un terzo brano, Fratello sole e sorella luna, ha conferito una più morbida impronta al concerto, che si è concluso con il Canto degli Italiani, suonato dalla viola e un quartetto di violini, mentre due violiniste hanno intonato il canto insieme alla professoressa. Un momento di sentimento unitario, cui i presenti sono stati coralmente partecipi, alzandosi in piedi per cantare con i musicisti.
Prima che l’orchestra lasciasse spazio alla Conferenza, vi è stata la consegna degli Attestati di partecipazione nominali che sono stati dati uno a uno dal dott. Nicola Delli Quadri.
Allievi e allieve non si sono poi trattenuti ad ascoltare gli interventi della Conferenza, ma è stata un’occasione per far loro conoscere realtà e persone per le quali la parola Cura ha con sé il senso della Missione, come di per sé la professoressa vive la propria realtà di persona e insegnante.
— Paola Favaron
